A Favazzina vince il comitato popolare?

19 giugno 2020

No. A Favazzina vince il buon senso, la sinergia virtuosa tra uomini e istituzioni. Tra politici seri, amministratori e tecnici pratici, coerenti e votati al bene pubblico. In altri frangenti ho puntato l’indice accusatorio contro commissari venuti da lontano, in ogni senso, che non hanno saputo creare quel link necessario con la popolazione per portare a soluzione i problemi, il più delle volte, semplici ed irrinunciabili. Oggi devo dare onore al merito della commissione governativa che sostituisce il Sindaco di Scilla. Retta dal Prefetto Samuele De Lucia, la triade commissariale ha subito recepito le richieste del comitato spontaneo, sorto all’indomani della grave mareggiata di fine dicembre che ha letteralmente distrutto il borgo di Favazzina. Sia pure con i lacci e lacciuoli burocratici da fare tremare i polsi per la loro farraginosità quanto inutilità, si è riusciti ad avviare i lavori di messa in sicurezza e soprattutto di fruibilità delle frequentatissime spiagge del borgo. Oggi infatti le ruspe, i mezzi meccanici della ditta che si è aggiudicata i lavori, con le indicazioni del tecnico del Comune arch. Doldo, hanno finalmente iniziato a rimettere i massi, divelti dalla furia delle onde, al loro posto. Non solo, ma saranno eliminati tutti i pericoli scaturenti dai ferri arrugginiti infissi qua e là in blocchi anomali di cemento che costituiscono per i bambini un pericolo grave. Tirano un respiro di sollievo gli abitanti, i turisti innamorati del borgo, i commercianti e i piccoli imprenditori del luogo che con i loro sacrifici, rispondono sempre col sorriso sulle labbra alle richieste vitali di chi sulla spiaggia desidera quelle piccole grandi cose che allietano la stagione estiva. Dalle bibite fresche, ai gelati, alle famose granite di Don Peppino, recentemente scomparso, ma vivo nella mente di chi non dimentica i suoi modi signorili e le sue favolose granite. Per non parlare della ristorazione in loco e da asporto. Sono ben tre i locali che riescono ad accontentare il palato dei turisti o… delle signore che demandano le loro capacità gastronomiche agli esperti cuochi Favazzinoti. Insomma, un quadro garbato, calabrese, pulito ricostruito grazie alla caparbietà di qualcuno, alla disponibilità della Città Metro che ha stanziato una parte consistente dei fondi. Ma non finisce qui. La Protezione Civile, a brevissimo, farà arrivare risorse per duecentomila euro e la Regione ha inserito nei piani di ristrutturazione delle coste anche il piccolo gioiello calabro. Insomma tutti hanno collaborato come è giusto che sia. A Favazzina torna il profumo dei limoni e della sana Amministrazione con provvedimenti che vedranno l’installazione di un semaforo per l’accesso, di una corretta regolamentazione dei parcheggi, di una protezione massima per la sicurezza, perché in questo borgo ancora i bambini giocano per strada. Senza problemi. Questa è la Calabria che sa risorgere anche dopo le avversità della natura. Contro quelle generate dagli imbecilli e dagli uomini di malaffare ci penserà il popolo. Oggi con un Comitato, domani con le altre armi della democrazia. Un fatto è certo: non c’è più spazio per chi millanta, per chi non amministra bene nel pubblico interesse e non per i suoi tornaconti personali. Non c’è spazio per chi non vuole lavorare onestamente, per rendere la nostra Calabria quella che in effetti è: la più bella Regione d’Italia!

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