Alziamo la testa!

28 febbraio 2007

Scrivere o non scrivere, questo il mio dilemma. Avevo promesso a me stesso di non farlo, per il momento. Una sorta di codice di regolamentazione autoimposta, dettato non dalla Legge, ma dal buon gusto. L’essere l’antagonista di Scopelliti mi pone dei limiti, ne sono cosciente, di credibilità. Ma tutta la buona volontà è inefficace di fronte a tanta sfrontata tracotanza, impunita e tollerata. Diceva Totò che ogni limite ha la sua pazienza! Ma come è possibile tacere quando sei costretto ad assistere ad atti vili grottescamente ammantati di buonismo e compassione? L’autore, al solito: il Sindaco e la sua Giunta. Lo scopo? Catturare voti per le prossime elezioni amministrative! Chi, l’oggetto della captatio benevolentiae? I cittadini in precarie condizioni sociali o economiche: così recita testualmente la delibera della Giunta comunale di Reggio Calabria!! Udite, udite concittadini di Reggio il Sindaco uscente acquista, con le risorse della comunità, 500 biglietti per indigenti! E classifica tali, con tanto di delibera, anziani, diversamente abili e minorenni! I biglietti per una mensa? (visto che sarebbero indigenti) Per l’acquisto di qualche capo di vestiario? No, no. Per assistere alla partita di calcio Reggina- Fiorentina!!!! Ma che storia è questa? A tre mesi dalle elezioni? E tutta questa ansia di offrire un po’ di svago, a chi magari è costretto all’indigenza, perché non ha un posto di lavoro, non è forse offensiva e tardiva? Come mai non è insorta, magari, l’anno scorso, o due tre anni fa? Ma come si può sopportare oltre, questo vilipendio al buon senso ed al pubblico decoro? Ma come si può sperare che i Reggini, quelli veri, non insorgano contro un modo così becero di amministrare la cosa pubblica? Abbiamo dovuto sopportare le dispendiose passeggiate di sculettanti divette da strapazzo, contrabbandate per investimenti onerosi ma produttivi; abbiamo ingoiato balli africani e concerti pagati con cifre da capogiro. Siamo costretti ad assistere a trasferimenti di grosse cifre dai capitoli di spesa prevista per ristrutturazioni e infrastrutture, a favore di maldestri investimenti per propaganda e festicciole. La stampa nazionale ci ride dietro per gli sprechi a tutto spiano ed ora dovremmo farci infinocchiare da chi si traveste da Babbo Natale e porta in dono… un biglietto per una partita di calcio, sia pure della nostra Reggina, a chi avrebbe bisogno di ben altro. Sono stufo, e con me i Reggini onesti, di vedere tutti i giorni stampa e televisioni di regime, osannare atti amministrativi normali, passati per miracoli, dall’acqua che non è né azzurra, né chiara, ma solo costosa, alle strade asfaltate di recente, con tanto di slogan che si premura di assicurare che “non lo si fa per scopi elettorali”. Un Sindaco deve assicurare acqua, strade e igiene; questi rappresentano diritti sacri ed irrinunciabili NON SONO e non DEVONO ESSERE CONSIDERATI FAVORI! Un Sindaco che si rispetti, tanto più se ha come parroco non un Don Mimmo qualunque, deve rammentare sempre la parabola del pubblicano e del fariseo. E se non la conosce, se la faccia spiegare dal suo parroco tra una propaganda elettorale ed una preghiera. Se davvero si volevano gratificare gli indigenti, si sarebbe potuto ricorrere ad un sommesso accordo con la Reggina Calcio che, con il suo buon Foti avrebbe certamente accordato l’ingresso a 500 persone, non in grado di acquistare il biglietto. Si rispetti la dignità dei cosiddetti indigenti, spesso ne hanno da vendere! Si creino le condizioni perché siano sempre meno numerosi e non li si etichetti, al solo scopo di comprarli: non ritengo siano in vendita! Alziamo la testa, con loro e per loro. Rendiamo più seria la nostra città. Non merita queste offese al buon gusto e alla sua intelligenza. Si destinino le risorse per le reali necessità: si vadano a visitare le strutture sanitarie fatiscenti, i quartieri dove i bambini dormono coi topi e dove l’indigenza è reale e diffusa. Un bimbo tolto dalla sporcizia val bene una partita di calcio. Ora mi si dica pure che ho approfittato della mia televisione per “cantarle” al Sindaco, ma prima di farlo, si pensi bene che io ne ho una, Scopelliti due! E, per di più, gratis. Lui.

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